Cosa sono gli stop nella fotografia?

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Se ti stai appassionando al mondo della fotografia, allora non sei qui per caso. Conoscendo concetti base come questo, potrai accrescere il tuo livello di conoscenza sulla fotografia.

Che cos’è uno stop?

L’esposizione è controllata dalla velocità dell’otturatore, dall’apertura e dall’ISO. Gli “stop” permettono di scattare un’immagine con la giusta esposizione.

Nella fotografia, uno “stop” è un concetto che viene molto spesso frainteso, ed è generalmente temuto dalla maggior parte delle persone, perché considerato complicato e troppo tecnico. Tuttavia, è in realtà molto semplice:

Uno stop equivale a raddoppiare o a dimezzare la quantità di luce catturata quando si scatta una foto.

Ad esempio, se un fotografo ci dice che sta aumentando l’esposizione di uno stop, significa semplicemente che sta per catturare due volte più luce rispetto allo scatto precedente.

La quantità di luce catturata durante lo scatto di una foto è conosciuta come esposizione, ed è influenzata da tre fattori:

  • Velocità dell’otturatore.
  • Diametro dell’apertura.
  • Velocità ISO o velocità della pellicola.

Questi tre fattori sono tutti misurati utilizzando unità diverse, quindi il concetto di “stop” è stato inventato come un modo conveniente per confrontarli.

Velocità dell’otturatore

La velocità dell’otturatore misura quanto tempo l’otturatore della fotocamera rimane aperto durante uno scatto. Più a lungo è aperto, maggiore sarà la luminosità e più grande l’esposizione finale. Raddoppiando o dimezzando la velocità dell’otturatore, aumenta o diminuisce di uno stop l’esposizione.

Ad esempio, cambiando la velocità dell’otturatore da 1/100 di secondo a 1/200 entrerà la metà della luce, per cui possiamo dire che abbiamo ridotto l’esposizione di uno stop. Allo stesso modo, passando da 1/60 di secondo a 1/30 entrerà il doppio della luce, aumentando di uno stop l’esposizione.

La maggior parte delle fotocamere ti consente di regolare la velocità dell’otturatore in incrementi di 1/3 di stop.

Velocità ISO

La velocità ISO, come ampiamente discusso in quest’articolo, descrive la sensibilità del sensore della fotocamera alla luce che lo colpisce. Un sensore molto sensibile produrrà la stessa esposizione con poca luce, significa che è possibile utilizzare un’apertura più stretta o una velocità dell’otturatore più veloce.

L’ISO viene misurato utilizzando i valori corrispondenti alla scala ASA per le pellicole. Un numero ISO elevato significa che il sensore è più sensibile alla luce. Come per la velocità dell’otturatore, raddoppiando il numero ISO, si otterrà un aumento di uno stop, mentre dimezzando l’ISO si otterrà una diminuzione di uno stop.

Ad esempio, il passaggio da ISO 100 ad ISO 200 raddoppia la sensibilità del sensore, producendo un aumento di 1 stop. Passando da ISO 800 a ISO 400 otterremo la diminuzione di 1 stop. La maggior parte delle fotocamere permette di modificare la velocità ISO in incrementi di una sosta.

Apertura dell’otturatore

L’apertura viene misurata usando questa convenzione “f/numero”, talvolta anche con “f-stop”, che descrive il diametro dell’apertura. Un numero inferiore di f, si riferisce ad un apertura più ampia (permette il passaggio di più luce), mentre un numero superiore di f, significa un’apertura più stretta (meno luce).

A causa del modo in cui vengono calcolati i numeri f, uno stop non si riferisce ad un raddoppio o ad un dimezzamento del valore, ma ad una moltiplicazione o una divisione per 1.41 (la radice quadrata di 2), Ad esempio, andare da f/2.8 a f4, significa diminuire di uno stop, perché 4 = 2.8 * 1.41. Cambiare invece da f/16 a f/11 significa aumentare di uno stop perché 11 = 16 / 1.41.

Come per la velocità dell’otturatore, la maggior parte delle fotocamere ti permette di controllare l’apertura in incrementi di 1/3 di stop.

Gli stop sono intercambiabili

Uno dei fattori più interessanti degli stop è che ci permettono di confrontare direttamente la velocità dell’otturatore, il diametro dell’apertura e la velocità ISO. Ciò significa che possiamo facilmente scambiare questi tre componenti mantenendo l’esposizione globale invariata.

Facendo un esempio più pratico: stai scattando una fotografia con una velocità dell’otturatore di 1/60 di secondo, un’apertura di f/8 e un ISO di 200. Potrai osservare che mentre la scena è ben esposta, il soggetto risulta un po’ sfocato, quindi decidi di aumentare la velocità dell’otturatore a 1/120 di secondo.

Questo cambiamento di 1 stop comporterà che la foto successiva venga più scura, perché ora stai catturando meno luce rispetto a prima. Per correggere questo problema, potresti utilizzare un’apertura più ampia per catturare più luce, spostando da f/8 a f/5.6 e aumentando di uno stop, quindi siamo tornati all’esposizione di partenza. In alternativa, è possibile raddoppiare la velocità ISO da 200 a 400, con conseguente incremento di uno stop.

Come si può osservare, gli stop sono un modo veramente semplice per regolare le impostazioni della fotocamera, assicurandovi di non rovinare l’esposizione globale della foto.

Considerazioni sulla regolazione

Quando si regolano i tre componenti dell’esposizione, bisogna essere consapevoli che ognuno “guarda” la foto in un modo, questo potrebbe non essere sempre desiderabile (a seconda dei vostri gusti ovviamente):

  • Velocità dell’otturatore: Se la velocità dell’otturatore è troppo lenta, la foto potrebbe venire sfocare, sia dal movimento della fotocamera che dal movimento del soggetto.
  • Apertura: Un’apertura ampia produce profondità di campo, sconsigliata se ci sono soggetti da inquadrare. D’altra parte, una profondità di campo stretta aiuta ad isolare il soggetto, ed è spesso qualcosa che tutti i fotografi vogliono.
  • Velocità ISO: Più si aumenta l’ISO della fotocamera, più la sensibilità alla luce sarà maggiore, di conseguenza aumenta anche il rumore. Questo può rendere l’immagine più granulosa e ridurre la nitidezza.

Come con tutto ciò che riguarda la fotografia, la regolazione di queste tre impostazioni è il bilanciamento. Devi decidere qual è il risultato finale a cui punti e quindi bilanciare queste tre componenti. Gli stop sono uno strumento veramente utile per controllare l’esposizione della scena.

 

Autore del blog Digitalart. Programmatore con la passione per i computer, dolci e la cucina in generale. Ama cimentarsi in produzioni grafiche e scrivere articoli interessanti.

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